Manifesto


 

 

Periferia Letteraria nasce da un’urgenza: quella di abitare i margini.
Non per rifuggire i centri, ma per ridefinirli. Non per restare ai bordi, ma per guardare da lì — da dove lo sguardo cambia, da dove può nascere un’altra narrazione.

Crediamo nella parola che cura e che smuove.
Nella letteratura come strumento per stare nel mondo, per comprenderlo, per disobbedire.
Per noi, fare cultura non è decorazione. È azione. È resistenza poetica.

Agiamo nelle periferie — geografiche, sociali, esistenziali — perché è lì che spesso si annidano le voci più autentiche, le urgenze più vere.
Coltiviamo spazi di parola e di ascolto. Incontri, laboratori, festival, pubblicazioni: strumenti per generare comunità e possibilità.

Scegliamo una cultura che non esclude, che non divide, che non gerarchizza.
Una cultura che scende in strada, che entra nelle scuole, che si siede a tavola, che si fa corpo e rito. Una cultura vissuta, attraversata, condivisa.

Periferia Letteraria è un progetto in movimento.
Un’alleanza tra generazioni, tra lingue e visioni differenti.
Una casa per chi non ha casa, un microfono aperto, una soglia da attraversare.

 

Scriviamo insieme un’altra idea di cultura.
Dove la poesia non è evasione, ma presa di parola.
Dove ogni margine è centro.